Masseria Strazzati

Masseria Strazzati

19 Novembre 2025 2025-12-10 11:22

Immersa nella quiete profonda della campagna salentina, Masseria Strazzati è un luogo dove il tempo rallenta e la semplicità torna a essere un valore prezioso.

Autenticità Rurale

L’antica proprietà, un tempo appartenuta ai Padri Scolopi, conserva ancora oggi la sua anima rurale: pietra chiara, portici aperti sul verde, silenzi che accompagnano lo sguardo e ambienti essenziali che parlano di autenticità.

Ogni camera, diversa dalle altre, è un piccolo mondo fatto di soffitti a volta, pavimenti decorati, arredi ispirati alla tradizione pugliese e colori caldi che richiamano la terra circostante. La masseria offre l’atmosfera perfetta per chi cerca una pausa rigenerante, un soggiorno lento e familiare, lontano dal frastuono e vicino alla natura.

A pochi passi si trova Masseria Bosco, dove gli ospiti possono accedere ai servizi principali come piscina, ristorante e degustazioni. Strazzati resta però un rifugio intimo, ideale per vivere la campagna salentina nel suo aspetto più puro e rilassante.

Le camere

La Storia

Le origini religiose e il territorio antico

Masseria Strazzati sorge in un’area ricca di testimonianze archeologiche: il ritrovamento di un deposito di asce in bronzo conferma l’antica frequentazione umana di questa zona. Le prime fonti ufficiali risalgono al Catasto Onciario del 1752, dove la masseria è registrata come proprietà del Venerabile Collegio delle Scuole Pie di Casalnovo. L’origine del nome è legata probabilmente alla missione degli Scolopi, che si dedicavano ai più poveri, agli “strazzati”, termine che in dialetto indicava chi indossava abiti logori.

La presenza degli Scolopi e la trasformazione agricola

La masseria entrò in possesso dei Padri Scolopi nel 1681, grazie a una donazione della famiglia Carrozzo, nobile casato manduriano legato all’ordine religioso. Gli Scolopi vi costruirono una cappella dedicata ai Santi Pietro e Paolo, organizzarono gli spazi per l’uso agricolo e abitarono alcuni ambienti attigui al luogo di culto. Con la soppressione degli ordini religiosi durante l’epoca napoleonica, la masseria fu confiscata; più tardi, nel XIX secolo, passò prima al Duca d’Otranto e poi, nel 1832, al proprietario manduriano Michele Pasanisi, avviando una nuova fase agricola.

Dal Novecento
al recupero contemporaneo

Nel censimento del 1933, Masseria Strazzati appare come un grande complesso rurale composto da stalle, depositi di foraggio, abitazioni e cisterne. Una struttura semplice ma funzionale, pienamente integrata nel paesaggio agricolo dell’epoca. Dopo anni di utilizzo agricolo e periodi di silenzio, la masseria è stata recuperata e valorizzata, mantenendo il suo carattere originario: essenziale, rurale, sincero.
Oggi accoglie gli ospiti con la stessa semplicità che l’ha sempre contraddistinta, offrendo un’esperienza autentica di vita nella campagna salentina.

La Cappella Storica della Masseria

All’interno della masseria trova spazio anche una piccola cappella, luogo raccolto che conserva ancora oggi il fascino della sua storia. Sulla parete principale si distingue un cartiglio che un tempo ospitava probabilmente un affresco o un dipinto seicentesco, realizzato con ogni probabilità dai Padri Scolopi che abitarono questi luoghi. All’esterno, sul colmo della porta, una croce scolpita veglia silenziosa sull’ingresso, segno semplice e antico della sua origine religiosa.

Le relazioni di Mons. Scaja (1754) e di Mons. Celaja (1777) confermano l’esistenza, tra le cappelle rurali del territorio di Avetrana, di un luogo di culto dedicato ai Santi Pietro e Paolo situato proprio nella masseria degli Scolopi. Un’eredità discreta, ma ancora viva, che racconta secoli di devozione e presenza religiosa.

Oggi la cappella, dichiarata ufficio comunale, è anche uno spazio dove è possibile celebrare matrimoni civili, offrendo agli ospiti un luogo intimo e autentico in cui vivere momenti speciali immersi nella quiete della campagna salentina.

Check Availability

1 Room, 1 Adult, 0 Children
Rooms
Adults
Childrens
Questo sito è registrato su wpml.org come sito di sviluppo. Passa a un sito di produzione con la chiave remove this banner.